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MODENA

Nel Dicembre del 1967 viene convocata la prima assemblea degli studenti universitari, che sancisce la nascita del movimento studentesco modenese che si farà ideatore delle lotte nel ’68. Le prime discussioni riguardano il problema dell’autoritarismo, che in varie scuole limita le libertà personali: si propone di costituire all’interno delle assemblee un gruppo di studio che individui i problemi dei singoli istituti e della scuola in generale.

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Gli studenti chiedono inoltre il riconoscimento formale dell’assemblea come unica forma di rappresentanza, il diritto allo studio, la possibilità di organizzare dei seminari autogestiti e un esame di stato aperto e fondato sul colloquio.

Solo la prima di queste richieste viene autorizzata, perciò l’assemblea degli universitari decide l’occupazione dell’ateneo. Realizzano anche una manifestazione bloccando il traffico con un sit-in, distribuendo volantini ai cittadini modenesi dove spiegano le ragioni della loro lotta.

Volantini di protesta e rivolte giovanili a Modena

Francesco Guccini, cantante modenese, in una lunga canzone sul '68, Eskimo, rievoca quel periodo ricordando i sogni, le atmosfere e gli amori. Ricorda tutto un mondo, quello della rivoluzione sessuale, dell'impegno politico, della canzone di protesta e della ricerca di un nuovo modo di essere, di cui anni dopo non resta molto, se non la nostalgia.

...Ma avevo la rivolta fra le dita, dei soldi in tasca niente e tu lo sai
e mi pagavi il cinema stupita e non ti era toccato farlo mai!...

 

...Infatti i fiori della prima volta non c’erano già più nel sessantotto,
scoppiava finalmente la rivolta oppure in qualche modo mi ero rotto,
tu li aspettavi ancora, ma io già urlavo che Dio era morto, a monte, ma però
contro il sistema anch’io mi ribellavo cioè, sognando Dylan e i provos…

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