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ITALIA

Radio.

Verso la fine degli anni ’50 si registra una trasformazione delle condizioni economiche: un rapido sviluppo industriale che porta ad un incremento della produzione in molti settori, soprattutto nel Centro e Nord Italia, e allo sfruttamento dei lavoratori. I contadini del Sud iniziano a emigrare verso Nord in cerca di condizioni di vita migliori. Vengono formati i primi governi del centro-sinistra nati dall’alleanza tra la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista italiano. Questi governi si mostrano più aperti al dialogo e realizzano le prime riforme sulla scuola dell’obbligo, introducendo la scuola media unica. Il volere riformista di questi governi è però bloccato da resistenze interne ed esterne; il centro-sinistra infatti sembra avere perso la sua forza iniziale arroccandosi su posizioni conservatrici. All’interno dei movimenti giovanili comincia a tratteggiarsi un disagio che si esprime in forme di cultura alternative e rivolte.

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Luigi Tenco con Cara maestra (1962) polemizza contro le gerarchie sociali elevando un inno al principio dell’egualitarismo collettivo, anticipando la rivoluzione studentesca.

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Cara maestra, un giorno m'insegnavi

che a questo mondo noi, noi siamo tutti uguali;

ma quando entrava in classe il Direttore

tu ci facevi alzare tutti in piedi,

e quando entrava in classe il bidello

ci permettevi di restar seduti...

Commercial.

Il 1968 rappresenta il primo movimento di protesta collettivo del 1900, durante il quale allo strumento di comunicazione tradizionale, la parola, si accosta il linguaggio musicale come mezzo di comunicazione dei desideri e dei valori di una generazione. La diversità del mondo giovanile dalla baby boom generation è percepibile proprio attraverso la cultura musicale, che acquista una dimensione precedentemente sconosciuta.

Proprio a partire dalla metà degli anni Sessanta la musica esprime il “disagio giovanile” e accompagna il conflitto generazionale che separa il mondo degli adulti da quello dei giovani: molti ragazzi se ne vanno di casa per un rifiuto radicale della famiglia tradizionale, accusata di costruire rapporti falsi, ricercando uno stile di vita più sincero e autentico.

Un’intervista rilasciata a un quotidiano da uno studente americano, interrogato sulla motivazione della sua ammirazione per i Beatles, rivela: “Mia madre li odia, mio padre li odia, il mio professore li odia. Puoi pensare a tre ragioni migliori perché io li ami?”.

Questa contrapposizione tra le due generazioni in Italia è evidenziata da Come potete giudicar (1965) dei Nomadi

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…Come potete giudicar

come potete condannar

facciam così perché crediam

in ogni cosa che facciam

chi vi credete che noi siam

per i capelli che portiam…

L’Italia stava cambiando rapidamente. I giovani provavano timore di fronte alla trasformazione delle città che stavano sempre più assumendo l’aspetto di metropoli (Adriano Celentano, Il ragazzo della via Gluck 1966)

Video Games.

…Solo case su case

Catrame e cemento

Là dove c'era l'erba ora c'è

Una città

E quella casa in mezzo al verde ormai

Dove sarà...

...Non so, non so perché

Perché continuano

A costruire, le case

E non lasciano l'erba

Se andiamo avanti così, chissà

Come si farà…

Film Score.

I giovani sono accomunati da un comune sentire: si vestono in un certo modo, leggono determinati libri e ascoltano un certo tipo di musica. Attraverso la televisione arrivano le immagini degli studenti americani che si battono per i diritti civili e contro la guerra del Vietnam e attraverso la radio i ragazzi iniziano ad ascoltare la musica rock e pop.  In questi anni sorgono dei complessi e delle band: in molte delle canzoni di quei tempi si trova il riferimento al mondo dei beat, termine con cui si indicavano i “giovani contro”. In queste canzoni si parla di valori universali come la pace e della speranza che i giovani avrebbero potuto cambiare la società (Guccini, Dio è morto 1965).

 

 

…Che questa mia generazione è preparata

A un mondo nuovo e a una speranza appena nata

Ad un futuro che ha già in mano

A una rivolta senza armi

Perché noi tutti ormai sappiamo

Che se dio muore è per tre giorni e poi risorge

In ciò che noi crediamo, dio è risorto

In ciò che noi vogliamo, dio è risorto

Nel mondo che faremo, dio è risorto…

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In questa canzone Guccini delinea le illusioni e le disillusioni di una generazione decisa a combattere per un mondo nuovo.

TV.

In Italia alcuni cantautori compongono canzoni che diventano la colonna sonora delle lotte studentesche e che mettono in evidenza i principi e le idee contrapposte alla normalità del mondo borghese, le diversità con il mondo adulto e polemizzano contro le gerarchie sociali.

Contessa, composta da Paolo Pietrangeli durante l’occupazione dell’Università di Roma in seguito all’uccisione dello studente Paolo Rossi, diventa un inno popolarissimo in tutte le manifestazioni politiche del ’68.

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…Compagni dai campi e dalle officine

Prendete la falce portate il martello

Scendete giù in piazza picchiate con quello

Scendete giù in piazza affossate il sistema…

… Ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra

Vogliamo vedervi finir sotto terra

Ma se questo è il prezzo l'abbiamo pagato

Nessuno più al mondo deve essere sfruttato.

Paolo Pietrangeli, nella sua canzone Valle Giulia, ricorda quella battaglia avvenuta a Roma nel 1968, in cui gli studenti si diressero verso la facoltà di Architettura occupata dalla polizia che l’aveva sgomberata. Resistettero con la forza e riuscirono ad avere la meglio: gli studenti si riappropriarono dell’ateneo ma dovettero poi fronteggiare un altro scontro con la polizia, alla fine del quale furono costretti ad abbandonare l’università. La battaglia di Valle Giulia cambiò i connotati del movimento che fino a quel momento era stato pacifico.

…Undici e un quarto avanti a architettura,

Non c'era ancor ragion d'aver paura

ed eravamo veramente in tanti,

e i poliziotti in faccia agli studenti.

«No alla scuola dei padroni!

Via il governo, dimissioni!».

Hanno impugnato i manganelli

ed han picchiato come fanno sempre loro;

ma all'improvviso è poi successo

un fatto nuovo

non siam scappati più, non siam scappati più!

…Il primo marzo, sì, me lo rammento,

saremo stati millecinquecento

e caricava giù la polizia

ma gli studenti la cacciavan via…

…Le camionette, i celerini

ci hanno dispersi, presi in molti e poi picchiati;

Il movimento universitario in Italia è lo specchio di ciò che sta accadendo in America, da cui le rivolte studentesche si irradiano in tutto il mondo. I giovani riprendono come valori di riferimento quelli della lotta contro la Guerra del Vietnam, simbolo di tutti i movimenti di liberazione dal colonialismo. È un lungo ’68 quello in Italia in cui alle rivolte nelle università e nelle scuole medie e superiori si saldano anche le proteste operaie.

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Emblema dell’opposizione a questa guerra è la canzone di Gianni Morandi C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”, che viene rilanciata nel mondo dall’interpretazione di Joan Baez, cantante statunitense che diede il suo appoggio a Martin Luther King e nella lotta contro la guerra in Vietnam e la difesa dei diritti civili, in quanto pensava che le canzoni potessero cambiare il mondo.

C'era un ragazzo
che come me
amava i Beatles e i Rolling Stones
Girava il mondo e poi finì
a far la guerra nel Vietnam
Capelli lunghi
non porta più
non suona la chitarra ma
uno strumento

che sempre dà
la stessa nota taratata
Non ha più amici,
non ha più fans,
vede la gente cadere giù,
nel suo paese non tornerà,
adesso è morto nel Vietnam.

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